La concimazione
La concimazione dei tappeti erbosi ha lo scopo principale di compensare le asportazioni di elementi nutritivi associate alle frequenti tosature e alle perdite per dilavamento.
L’erba del prato vive in un ambiente non naturale, con una forte competizione per la luce, l’acqua e gli elementi nutritivi.
A causa di questa competizione, in condizioni non naturali, la concimazione assume un ruolo fondamentale se si vuole ottenere un tappeto di colore intenso, fitto, ben ancorato, resistente al calpestio, poco sensibile alle malattie e vigoroso. L’utilizzo di concimi detti “a rilascio programmato” apportati nel giusto rapporto fra gli elementi nutritivi e nella giusta dose, consentendo il rilascio graduale nel tempo degli elementi nutritivi, ci permettono di fare fronte alle esigenze nutritive con pochi interventi (generalmente 4-6 all’anno).
L’uniformità di distribuzione dei concimi è di fondamentale importanza. Piccole superfici possono anche essere eseguite a mano (è necessaria però un’ottima esperienza), ma per assicurare una distribuzione uniforme è preferibile uno spandiconcime centrifugo.
I benefici ambientali di un tappeto erboso
Da oltre un migliaio di anni l’uomo utilizza il tappeto erboso anche al fine di migliorare il proprio ambiente. Nella maggior parte dei casi la presenza di tappeto erboso produce in realtà un miglioramento qualitativo importante nell’ambiente nel quale è inserito.
Le principali tipologie di tappeto erboso (funzionale, sportivo e ornamentale) costituiscono infatti per l’uomo importanti fonti di benefici di grande valenza ambientale.
- Riduzione della soglia nociva del rumore.
- Modificazione della temperatura.
- Riduzione dell’intensità luminosa.
- Purificazione e conservazione dell’acqua.
- Assorbimento di agenti inquinanti dell’aria.
- Riduzione del pulviscolo atmosferico.
- Produzione di ossigeno.
- Barriere antincendio.
- Ritorno di sostanza organica nel terreno.
- Controllo dell’erosione.