
Un sistema semplice consiste nel camminare sulla superficie del tappeto erboso ed osservare quanto impiegano le foglie, piegate dal peso del nostro corpo, a riassumere la posizione eretta.
Tale sistema è detto dell’“impronta”.
Le foglie di un prato irrigato correttamente tornano erette con immediatezza, mentre quelle in deficit idrico sono decisamente più lente e lasciano per qualche tempo sul terreno l’impronta del piede.
Un altro sistema è quello determinato dalla variazione di colore. Piante sotto stress idrico variano, se pur debolmente, la loro tonalità di colore che da verde brillante passa ad un verde grigio-bluastro.
Uno degli errori che facilmente viene commesso è quello di irrigare in modo sovrabbondante con conseguenze che possono anche essere molto negative.
Sarebbe quindi importante che i quantitativi d’acqua venissero decisi giornalmente attraverso l’osservazione delle specifiche richieste della pianta e delle condizioni meteorologiche.
Ricorda: irriga di mattina una due ore dopo l’alba e mai di sera.